Qui si parla di canzoni vive, di canzoni che attraversano i corpi e si posizionano in altri corpi, entrano nelle orecchie e poi si posizionano in altre orecchie fino a perdere alla fine anche le motivazioni per le quali erano state scritte, diventando una sorta di amplificatore di ciò che noi proviamo, le visioni, le apparizioni, le retoriche, le figure in qualche modo metaforiche ... per cui ci sono delle canzoni che diventano degli standard, delle icone ... qualcosa che si può provare a replicare. Non è una scopiazzatura, ma anzi rappresenta qualcosa da riempire e da rivisitate; è un oggetto pieno ma allo stesso tempo vuoto è una situazione dove possiamo creare sul creato, dipingere il dipinto ...e non c'è niente di male
